Sentimenti intensi e una forte passione scorrono agili tra le righe del romanzo, capaci di emozionare nel profondo anche grazie alla scrittura fluida e coinvolgente dell’autrice. Una trama che rapisce per la profondità di pensiero e per l’analisi lucida dei sentimenti delle protagoniste coinvolte in una storia d’amore intensa quanto dolorosa, in cui tutte noi, o quasi, possiamo rispecchiarci e possiamo comprenderne la portata emotiva.
Sto parlando de “Il rumore del suo silenzio” (Emil's Word), il nuovo libro di Elvira Boriello , scrittrice nonché cara amica che conosco e stimo molto da anni.
Un amore tra due donne, intenso e forte ma putroppo finito, il dolore che si portano dietro tutti i ricordi e le emozioni forti che lo avevano caratterizzato, tutte le piccole grandi gioie che ne costituivano la quotidianità, sono al centro della vicenda narrata. Ma la vita ha più fantasia di noi e l’imprevisto, l’inaspettato sono dietro l’angolo pronti a venirci incontro quando meno ce lo aspettiamo, capaci di cambiare il corso della vita e del nostro destino.
L’autrice è capace come poche e pochi di penetrare nel profondo dell’anima delle protagoniste, seguirne gli stati emotivi che le attraversano e rimandarli in modo coinvolgente ed empatico per far sì che attraversino il lettore la lettrice stupendoli e rapendoli. La storia infatti convolge e incuriosisce ed è un continuo gioco di emozioni e soprese.
Mi lascio coinvolgere dal racconto, soffro e gioisco con le protagoniste, arrivo alla fine con un gran senso di libertà. Sì,perché narrare i sentimenti, le storie, i vissuti delle donne tra loro è aprire la strada alla libertà, al trovare un senso alle cose ed ha quindi ha un forte valore simbolico e politico (politico, nel senso della politica prima del movimento delle donne). La vicenda raccontata da Elvira, anche se un romanzo d’invenzione, è soprattutto un’eperienza di vita che hanno vissuto tante e tante donne e raccontarla, narrando così i vissuti che riguaradano il mondo omosessuale femminile, è aprire nuove finestre di pensiero nel mondo contribuendo alla decostruzione del narrato maschile patriarcale che ha voluto per anni rappresentarlo in schemi di pensierio maschilisti che poco hanno a che vedere con la realtà dei vissuti reali.
Il romanzo mette anche in luce la forza e l’energia positiva delle relazioni tra donne, relazioni in grado di dare supporto e sostegno in caso di difficoltà ma anche fonte di piacere e di gioia nello scambio di saperi ed emozioni femminilli.
Le donne, le lesbiche in particolar modo, hanno bisogno di racconti e narrazioni dei loro vissuti per creare una storia, la loro storia e il proprio senso dell’ essere al mondo. Il libro di Elvira può essere non solo un grande sostegno a chi è stata male per amore, per farle trovare un senso e una speranza e per farle capire che non è sola, ma può esssere anche, come ho detto sopra, una porta che si spalanca sul mondo omosessuale femminile, capace di raccontare le donne a partire dai vissuti e dai sentimenti che le caratterizzano e le raccontano in modo reale e vivo.
Serena Fuart
la copertina del libro